Recensione del libro di Michele Di Marco “Mundunur”

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Nel mese di Gennaio 2020 abbiamo acquistato su Amazon il libro di Michele Di Marco “Mundunur”, mossi da curiosità e interesse per una pubblicazione sulla storia e la cultura del nostro paese.

Frutto di una ricerca quinquennale, il testo, scritto in inglese, ha il merito di offrire agli americani di origine montenerese alla ricerca delle loro radici, una compilazione che permette di conoscere nelle grandi linee la storia del paese dalle origini documentate fino ai giorni nostri. Inoltre l’autore afferma di scoprire tradizioni, usi e costumi del passato, illustra siti e paesaggi, suggerisce i luoghi da visitare, evoca alcuni episodi storici significativi già studiati e pubblicati da altri in precedenza.

La lettura del testo ha tuttavia sollevato in noi due perplessità: la prima di carattere storico, la seconda di tipo umano.

Secondo il nostro parere sarebbe ingenuo, riduttivo e persino arrogante, nell’ambito di una ricerca storica puntuale ed approfondita, di pretendere, come sostiene l’autore che ne sembra pienamente convinto, erigere Montenero e le sue vicende a modello di tutti i paesi del Sud. Tutti coloro che hanno studiato la Storia d’Italia sono consapevoli delle differenze storiche, culturali, linguistiche del nostro variegato Centrosud e di tutta l’Italia. Questo passato così diverso da provincia a provincia, forse anche da villaggio a villaggio, condiziona oggi il nostro presente.

Inoltre, siamo rimasti stupiti e molto dispiaciuti dal giudizio espresso dal signor Di Marco sui monteneresi che lui definisce chiusi, apatici, indifferenti, per nulla costruttivi. Sollecitati dall’autore a partecipare al suo progetto mediante documenti, foto e testimonianze orali, afferma che tutti si sono mostrati diffidenti e restii a qualsiasi tipo di collaborazione.
Per quanto ci riguarda, ci preme sottolineare innanzitutto la grande reattività e resilienza dei nostri giovani che fanno di tutto per non lasciare il paese, inventandosi svariati lavori e accettando pesanti pendolarità e precarietà come risulta dal Questionario ai nostri giovani che abbiamo pubblicato nel nostro Opuscolo 2019.

Siamo anche molto grati per la pronta disponibilità dei compaesani nei confronti della nostra ricerca, la generosità nell’affidarci tutto il materiale in loro possesso anche quello più riservato, la calorosa accoglienza nelle loro case dove ci hanno raccontato volentieri vicende vissute, usanze e tradizioni degli anni andati. D’altronde anche negli Archivi, biblioteche e musei, provinciali e regionali abbiamo riscontrato gentilezza e apertura per le nostre ricerche. Dobbiamo anche smentire l’autore che esprime un giudizio molto negativo verso l’amministrazione comunale e il Sindaco che invece nei nostri confronti hanno mostrato sollecitudine nel mettere l’archivio comunale a nostra disposizione.

E’ doveroso aggiungere che La Festa del Ricordo del 14 agosto degli ultimi tre anni non si sarebbe realizzata senza l’apporto e la partecipazione fattiva dei monteneresi grazie ai quali abbiamo potuto allestire ogni anno delle mostre e un ricco buffet.

I nostri Opuscoli 2017, 2018, 2019, disponibili gratuitamente sul sito www.festadelricordo.com e prossimamente consultabili in cartaceo nella biblioteca del paese, costituiscono il risultato di uno scambio continuo e una fonte inesauribile di materiale autentico, di cui il Signor Di Marco ha potuto servirsi liberamente come dimostrano brani tradotti in alcuni suoi capitoli, le appendici e le note della bibliografia del suo libro che rimandano al nostro lavoro.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Giuliana Mannarelli | Gruppo di ricerca su Montenero Valcocchiara

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