Riti Settennali: disponibile in rete il film “Con Fede e Coraggio”

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Disponibile in rete su VIMEO ON DEMAND il film “Con Fede e Coraggio” sui Riti Settennali di Guardia Sanframondi.

Regia di: Francesco Mancinelli e Pasquale Annibale Garofano

Il film è disponibile al link: https://vimeo.com/ondemand/cfc/

Descrizione

Questa è una storia semplice. La storia di un piccolo borgo del sud Italia che ogni 7 anni diventa palcoscenico di un evento antropologico unico al mondo. Oltre 800 “battenti a sangue” sfilano per più di 6 ore consecutive per le strade del paese, infuocate dal sole di agosto, tra l’assoluto silenzio di una folla assorta dai più disparati giudizi e che consente l’ascolto dell’inimitabile tonfo della “spugnetta”, che con ossessiva frequenza percuote il petto denudato con i suoi 33 spilli. Dietro di loro, i “misteri”, quadri viventi di argomento sacro che sfilano spesso ricoperti di complicati e pesantissimi costumi comunicando la più profonda immedesimazione nel ruolo. Persone che per un istante smettono i loro abiti civili per farsi personaggi. Ecco a voi un docufilm del rito di penitenza più misterioso e affascinante d’Occidente.

Sinossi

Non c’è modo di capire le tradizioni di un popolo se non entrarne a far parte e viverle con la propria mente e il proprio cuore. Qualunque interpretazione, definizione, ipotesi è inadeguata di fronte a eventi che suscitano emozioni ataviche. Ciò che sembra non avere logica a volte è la cosa più giusta e logica da fare. Allo stesso modo, dietro ogni rito, anche quello quotidiano, si cela una logica personale, una segreta corrispondenza, che difficilmente può essere compresa da chi non lo pratica. 

Il film nasce dalla curiosità di voler raccontare come un rito religioso, che tiene unita un’intera comunità da tempo immemore ( un evento talmente speciale che va ripetuto una volta ogni sette anni ), venga vissuto in una società liquida, globale e iperconnessa come non lo è mai stata nella storia fino a pochi anni fa. Come sempre, la verità sta nel mezzo, e nonostante il mondo sia cambiato, resta la sostanza. L’uomo oggi ha le stesse necessità dei suoi antenati di epoca romana.

Cambia il modo di estrinsecarle, tutto qui. Questa è una storia semplice, la storia di una piccola comunità che attende lo scorrere di altri sette anni, come se il calendario fosse composto da 365 per 7, beh, fate voi i calcoli. Una lunga attesa che scandisce la vita come un orologio che non segna le ore, ma gli stadi della vita. C’è ad esempio chi partecipa ad un quadro biblico da piccolo e lo si ritrova sette anni dopo da adolescente, e poi ancora da adulto magari con il suo figlioletto come figurante. Una simile attesa, che di per se impone una riflessione sulla vita e sul tempo, rende l’evento ancora più sentito e vissuto. Il rito è un’azione ripetuta ciclicamente per avere un effetto desiderato.

La natura ha dei riti, ai quali l’uomo si è uniformato. I riti ci danno sicurezza e un’identità. Oggi più che mai, in un mondo veloce e connesso virtualmente, che annulla le attese, le distanze e la memoria, ha senso conoscere e preservare le tradizioni, se si ha a cuore la convivenza civile tra razze e culture diverse e la propria salute mentale.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Francesco Mancinelli