Sannio: operaio si incatena davanti all’azienda

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Questa notte un operaio della SAMTE, società in liquidazione che si occupa della gestione degli impianti dei rifiuti come lo Stir di Casalduni, si è incatenato al portone dell’edificio che ospita gli uffici dell’azienda. Si tratta dello stesso operaio che qualche settimana fa aveva minacciato di darsi fuoco. Gesti estremi frutto della disperazione per il mancato pagamento degli stipendi. Di seguito la nota della SAMTE: “Come da impegni assunti martedì 30 giugno scorso con lo stesso lavoratore oggi incatenato per protesta, abbiamo convocato le rappresentanze sindacali per ieri. I sindacati, per impegni precedentemente assunti, hanno disertato l’incontro, sostenendo che ritenevano opportuno rinviare ogni tipo di discorso alla riunione convocata in prefettura per il prossimo 07 luglio. La riunione era finalizzata a condividere con i sindacati stessi, la consistenza di liquidità della SAMTE ed il suo imminente utilizzo. Ciò nonostante, su preciso sollecito del Presidente della Provincia Antonio Di Maria, su indicazione dello stesso socio unico Provincia di Benevento, la Samte ha provveduto ad utilizzare quel poco di liquidità che aveva interamente a favore dei lavoratori. Si è provveduto, pertanto, ad un ulteriore pagamento di 1.000 euro a favore di tutti i lavoratori. Più di tanto, pur volendo, la società ad oggi non è in grado di fare. Affinché i lavoratori abbiano un presente più sereno ed un futuro più certo, occorre da un lato che i comuni paghino il dovuto e dall’altro lato occorre che l’EdA (che oggi è l’organismo regolatore del ciclo dei rifiuti in provincia di BN) ritenga la SAMTE funzionale al ciclo stesso”.