Statuto Sannio Acque, la Corte dei Conti boccia tutte le delibere dei Comuni

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Comunicato Stampa – Settantotto Press

La Corte dei Conti Campania — Sezione Controllo, con pronuncia del 15.02.2023, boccia senza riserve l’atto deliberativo di partecipazione alla costituenda società Sannio Acque S.r.l. così come proposto dal Coordinatore del Distretto Sannita ed approvato, in modo seriale e pedissequo, da diversi Comuni della Provincia di Benevento. Lo rende noto il Senatore Domenico Matera.

“Si è fatto perdere tempo ai Comuni facendo approvare atti che si presentavano chiaramente come illegittimi – commenta Matera – Come più volte ho evidenziato, sia lo schema di atto deliberativo che l’istruttoria nel suo complesso erano gravemente carenti e l’organo di controllo ne dà conferma. Avevo già sottolineato come la ratifica di tali delibere avrebbe violato la disciplina di settore mancando un Piano finanziario che desse conto dei principi di efficacia, economicità ed efficienza, una valutazione dei costi e dei benefici. La Corte dei Conti, infatti, si sofferma sull’aspetto della sostenibilità finanziaria dell’operazione che deve “essere attentamente scandagliata dall’Amministrazione pubblica, nell’ambito del proprio iter istruttorio interno”, stigmatizzando, tra l’altro, “la mancanza allo stato di un raffronto costi-benefici che possa giustificare la partecipazione e l’uscita economica sopportata dall’ente”, richiamando l’attenzione soprattutto sulla valutazione e contenimento dei costi del personale e di funzionamento nei quali sono compresi ovviamente anche quelli degli organi societari.

Quindi, la Corte dei Conti interviene, indirettamente, anche sui costi del Consiglio di amministrazione che – anche qui in modo illegittimo – lo schema di Statuto prevede in composizione collegiale, 5 consiglieri, con moltiplicazione dei costi a carico delle tariffe e dei cittadini, laddove, invece, la normativa prevede, di norma, l’Amministratore unico”. Lo stesso Senatore Matera, nelle sue vesti di sindaco di Bucciano, aveva già comunicato alla Corte dei Conti il 7 Febbraio come il Comune da lui guidato non avrebbe approvato tale schema di Statuto per i motivi di illegittimità su esposti.