Comunicato Stampa
Mercoledì 18 dicembre 2024, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita l’incontro dal titolo “Pasta Cuomo e il turismo industriale. Il legame tra heritage aziendale e territorio per raccontare 200 anni di pasta a Gragnano”.
Introduce Maria Teresa Imparato, presidente della Fondazione Gerardino Romano ETS, partecipano Felice Casucci, assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Amelia Cuomo, CEO Pasta Cuomo e direttore del Museo Pasta Cuomo, Silvio De Majo, già docente di Storia Economica ed Archeologia Industriale all’Università Federico II di Napoli, Pasquale Sasso, docente presso Università Digitale Pegaso, dipartimento di Management ed Economia.Nel cuore di Gragnano, antico borgo in provincia di Napoli, sorge il Pastificio Cuomo, un’azienda che affonda le proprie radici nel lontano 1820 e che oggi rappresenta una delle realtà più innovative del settore.
Una storia che concilia tradizione e modernità, traslata nelle pagine di un volume dedicato alla ricostruzione genealogica di questa famiglia, la cui ricerca è stata curata da Silvio De Majo e Francesca Caiazzo, docenti universitari della Federico II di Napoli. Una narrazione che si mischia con quella dell’intera Gragnano, in particolare della sua industria della macinazione del grano, della secolare arte di fare pasta e di tutte le attività ad essa collegate.I due giovani eredi, Amelia e Alfonso, nel ripristinare il mestiere degli avi, hanno puntato sulla valorizzazione dell’unicità del marchio Cuomo attraverso la cultura.
Elaborando un format rivoluzionario – costituito da Pasta Cuomo (pastificio), Discover Cuomo (Museo) e Li Cuomi (ristorante) – hanno trasformato una identità di nicchia in una articolata unità di crescita e di sviluppo economico, un brand riconosciuto in tutto il mondo.L’appuntamento offre lo spunto per analizzare le potenzialità e le finalità del cosiddetto turismo industriale, alla riscoperta di luoghi di lavoro tra arte e memoria, per promuovere sia la conoscenza dei manufatti sia i valori culturali e consuetudinari locali. I
n tale solco si innesta il nuovo asset di competitività proposto dallo stabilimento Cuomo, il loro legame tra heritage aziendale e territorio per raccontare 200 anni di maccheroni a Gragnano.Felice Casucci, professore ordinario di Diritto Privato Comparato presso l’Università degli Studi del Sannio, dove insegna Diritto Doganale Europeo e Comparato e, primo in Italia dal 2008, Diritto e Letteratura.
È stato direttore del Dipartimento “Persona, Mercato e Istituzioni” presso la medesima Università. È direttore delle riviste scientifiche Annuario di diritto comparato e di studi legislativi e Il Diritto dell’Agricoltura. È direttore della collana editoriale di “Diritto e Letteratura”. Ricopre il ruolo di Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania.Amelia Cuomo, dottore commercialista, revisore contabile, ex manager di Ernst & Young e ambassador GammaDonna (associazione nazionale sull’imprenditoria femminile), insieme al fratello Alfonso ha fatto rinascere, nel 2015, l’antico pastificio Cuomo (aperto nel 1820, poi chiuso nel 1939). Un progetto innovativo di valorizzazione delle radici che ha permesso alla famiglia Cuomo di essere annoverata tra quelle di pastai più antiche al mondo. Un modello di business pluripremiato che attira turisti da tutto il mondo e dà valore al concetto di prodotto d’eccellenza made in Italy. Silvio De Majo, già docente di Storia Economica ed Archeologia Industriale all’Università Federico II di Napoli, la sua attività di ricerca ha riguardato temi di sviluppo economico, organizzazione e strategia industriale, il trasporto urbano su rotaie e l’economia agraria in Campania tra l’Ottocento e i primi del Novecento. H
a pubblicato numerosi saggi e svariati contributi su riviste scientifiche italiane ed internazionali.Pasquale Sasso, è ricercatore presso il Dipartimento di Management ed Economia dell’Università Digitale Pegaso. Specializzato in management e marketing, con un focus particolare sui settori enogastronomico, culturale e turistico. I suoi interessi di ricerca spaziano dal management e marketing delle aziende enogastronomiche e del settore culturale e turistico alla blue economy, sostenibilità e knowledge management. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici su queste tematiche e collaborato con diversi studiosi del management.
È contributor di Forbes Italia e lavora accanto a chef e ristoratori per progetti di innovazione e sostenibilità, consolidando la sua posizione come figura di riferimento nel settore.Maria Teresa Imparato, dirigente scolastico, adora l’arte, la musica e la letteratura, con un debole per William Shakespeare. È presidente della Fondazione Gerardino Romano dal novembre 2020. Sportiva per vocazione, maratoneta per passione, ama particolarmente correre a perdifiato tra i vigneti del Sannio.