Rosa Buono, la mamma di Telese Terme di Alex e Carla Luccarelli e Francesca Summa, mamme di Taranto di Giorgio e Syria, tutte e tre unite da un comune dolore, quello della prematura perdita dei loro figli, con il Comitato Nazionale Niobe, presentato alla Camera dei Deputati nel 2019, nato dalla rappresentanza di genitori che hanno perso i figli in giovane età, a causa di patologie legate all’inquinamento, chiedono a gran voce che venga effettuata una revisione del DPCM ministeriale dell’11 marzo 2020 che, a causa dell’emergenza coronavirus, ha disposto la chiusura dei cimiteri per non creare occasioni di uscite dalla propria abitazione e assembramenti. La loro richiesta è che venga disposta una modifica di regolamentazione riguardo l’accesso ai cimiteri.
Come si legge dalla nota della petizione da loro lanciata, “quest’esigenza nasce da un bisogno personale al quale non riusciamo a rinunciare e la riteniamo indispensabile. La maggior parte di noi si reca giornalmente in questo luogo, quasi come se si continuasse a mantenere un sottile legame con i propri figli e oggi, con questo decreto, ci viene negata tale consolazione quotidiana. Non accettiamo l’abbandono in cui potrebbero versare le lapidi dei nostri cari, con i fiori rinsecchiti. Chiediamo la riapertura ma con i dovuti controlli, al fine di garantire il rispetto delle norme previste dagli ultimi decreti per il contenimento della diffusione del CoVid-19”.
Queste mamme ritengono che anche la loro, quella di far visita ai propri cari, sia un’esigenza importante, al pari di quelle indicate nei decreti ministeriali. Per aiutare le mamme in questione e tutti coloro che hanno la necessità, in questo difficile momento, di potersi recare ai loro cari estinti, firma la petizione a questo link.
Giornalista