Telese, quando Silvio Berlusconi fu ospite di Mastella

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Il 27 agosto del 2007, nel pomeriggio, il cielo sopra Telese fu rotto dal rumore delle eliche di un elicotterino da 11 milioni di euro con allestimento vip (8 posti invece di 15, poltrone in pelle, tavolo, bar frigo etc…) per spostamenti a medio raggio: era arrivato Silvio Berlusconi. Nel pomeriggio, alle ore 17.00 era prevista, nel parco termale che ospitava la Festa dell’UDEUR, il partito fondato da Clemente Mastella, un’intervista al Cavaliere con Ferruccio De Bortoli – Direttore de “Il Sole 24 Ore”, Gianni Riotta, direttore del TG1, Massimo Giannini, vice direttore de “La Repubblica”.

Berlusconi venne ricevuto da Mastella al Grand Hotel Telese. ”Nonostante l’influenza non ho potuto mancare all’appuntamento”: Mastella, sorpreso da fatto che il Cavaliere portasse un maglione di lana legato sulle spalle, nonostante le temperature torride di quei giorni, non mancò di piccare l’amico/avversario: ”Silvio, non sei mica a Roma qua ma a Telese e ci sono anche le Terme”.

Berlusconi una volta arrivato andò a cambiarsi sulla suite che era stata preparata per lui e poi pranzò con Mastella. Il laeder dell’Udeur ricordò che l’ultimo incontro a tavola con il Cavaliere risaliva a dieci anni prima: “Sono alcuni anni, mi sembra dieci, che non provo la cucina del cuoco di Berlusconi. Era ottima. Io e Casini ne abbiamo usufruito parecchio”.


Una ressa di pubblico senza precedenti si raccolse nel parco delle terme di Telese per assistere all’intervista del leader di Forza Italia. Lo spazio individuato per l’incontro non riusciva a contenere la folla che era costretta a seguire da lontano l’appuntamento con il Cavaliere. La platea era composta in prevalenza da supportes azzurri, ma non mancavano numerosi curiosi attirati più che dal politico dal personaggio. Lo spiegamento di forze dell’ordine era enorme così come la presenza dei mezzi di comunicazione. L’evento fu seguito da tutti i quotidiani nazionali che avevano inviato nel Sannio le firme di punta. Televisioni, pubblica e private, mobilitate per registrare le prese di posizione dell’ex premier.


Alle 16:10, poco prima del suo intervento, interpellato dai giornalisti, Berlusconi riferì ”Il pranzo è andato bene, abbiamo parlato di tutto”. Anche della legge elettorale? ”Si’, abbiamo fatto una bella panoramica su tutti temi. Sulla legge elettorale ne parlerò più tardi”.


Berlusconi arrivò come un ciclone alla festa mastelliana: critiche al governo, barzellette fulminanti, un bagno di folla che oscurò lo stesso Mastella che, a chi gli faceva notare come al leader di Forza Italia fossero stati tributati molti applausi, rispose maliziosamente: “Evidentemente ha imparato da me e dalle mie famose ‘truppe mastellate’ di democristiana memoria…”.


Le truppe mastellate, in realtà, si sentivano strette in una coalizione di centro-sinistra e quando il Cavaliere disse che era suo auspicio il voto in primavera lo applaudirono più di quanto si aspettasse lo stesso Clemente, sperando di ottenere di più dal buon Silvio, traslocando nelle prossime elezioni nelle sue file.