Di padre in figlio: Liberato Candiello insegna il mestiere di attore al figlio Emilio

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“Impara l’arte e mettila da parte”, recita il proverbio che ci hanno tramandato nonni e genitori. Ed è proprio questo il caso di dirlo: papà Liberato spiana la strada al figlio Emilio, e lo esorta a proseguire il suo cammino e a non mollare. Ma andiamo con ordine. Parlo di Liberato Candiello, l’attore italo – svizzero originario di Cusano Mutri, dapprima controfigura di Leonardo Di Caprio e poi attore con grandi nomi della sfera cinematografica nazionale e internazionale, che proprio in questi giorni è in visita, con la sua famiglia, nel borgo di origine. Emilio, invece, è il figlio 14enne, studente che ha il sogno di coltivare la passione dell’arte dello spettacolo, la stessa che lo accomuna al papà.

Si chiama stand up comedy, si tratta di improvvisazione teatrale, una forma di spettacolo in cui un comico si esibisce in piedi davanti a un pubblico, proponendosi con delle piccole gag, degli sketch divertenti, mettendosi a nudo, improvvisando, facendo ridere il pubblico. Emilio, pochi mesi fa, ha partecipato a un provino ed è stato selezionato da un’agenzia dello spettacolo finché si è ritrovato a dover improvvisare sul palco di un locale molto in voga a Losanna, premiato per cinque volte come il miglior bar della Svizzera. Emilio si è presentato, ha preparato uno sketch, finché ha scoperto che aveva meno tempo del previsto per presentarlo: ecco il motivo per cui ha dovuto davvero rielaborare le idee, riavvolgere il nastro, resettare e improvvisare. E ce l’ha fatta. È riuscito a divertire il suo pubblico, a farlo ridere. E da lì ha capito di voler riprovare.

“Mi piacerebbe muovere dei passi nel mondo dello spettacolo, e magari un giorno fare l’attore come papà. Ma per ora, che sono solo agli inizi, voglio concentrarmi sulla estemporaneità della stand up comedy”. Questo mi ha dichiarato Emilio con i suoi occhioni vispi, quelli curiosi e sognatori di un ragazzo che a 14 anni ha il tempo di volare con la fantasia ma anche di cominciare a costruire il suo futuro. Emilio, che già frequenta dei corsi di teatro e padroneggia abbastanza bene, a livello dilettantistico, i palcoscenici, sogna di muovere i prossimi passi nel mondo dello spettacolo, magari insieme al papà.

Liberato, l’attore che ha conosciuto le gioie e le difficoltà del cammino nel mondo del cinema lo esorta: “Desidero che continui a studiare, perché soltanto se sei davvero affermato nel mondo dello spettacolo puoi pensare di vivere solo di quello. Però farò qualsiasi cosa per sostenerlo in questa scelta. Mi è capitato di portarlo con me a fare qualche provino, a compartecipare in comparse. Emilio ha il mio stesso estro creativo e sarei disposto anche a mettere da parte la mia carriera cinematografica pur di fare spazio a lui”. Liberato è disposto ad accompagnarlo ovunque, purché il figlio possa realizzare le sue stesse passioni. “A Parigi c’è una importante scuola di attori, dove sono passati personaggi dal grande calibro, tra cui Depardieu, e se io non ho avuto la possibilità di frequentarla, sarei disposto ad accompagnarlo personalmente, se me lo chiedesse. Le passioni vanno coltivate e dato che Emilio sembra avere la mia stessa passione artistica, non mi dispiacerebbe se proseguisse”.

Emilio, dal canto suo, sembra interessato a proseguire su questa scia. Tra pochi giorni ritornerà a casa, nella bella e fresca Svizzera, e immagina di partecipare ad altri stand up. Intanto ci svela il suo sogno: “Amo la Svizzera, mi piace molto l’Italia, ma il mio grande sogno sarebbe quello di poter vivere la creatività e l’estrosità di Parigi”. Il carattere poliedrico, affascinante, colorato ed estroso della Ville Lumière esalta sempre i desideri di tutti. Specialmente di un piccolo artista in essere e di quello che un giorno potrebbe diventare un istrione nel mondo dello spettacolo. Difficile da dire ora cosa accadrà. Emilio ha la testa ben piantata sul collo. Ha capito che bisogna procedere a piccoli passi, senza montarsi la testa, senza illudersi. Sa che bisogna procedere lentamente, con calma, e sa che ha dalla sua parte il suo papà che ha già conoscenza di questo mondo incantato. Magari un giorno li vedremo insieme, sul piccolo o grande schermo. Perché le passioni si ereditano e si tramandano. E Liberato è disposto a qualsiasi cosa, come ogni buon padre farebbe con il proprio figlio.